Il ricordo dei nostri amici
Erasmo Mancini
A distanza di anni, non è senza commozione che ricordiamo la cara figura di "Rasimino". L'esperienza di quest'uomo semplice, ma deciso ed energico, ha caratterizzato per decenni la festa patronale in onore dei nostri Santi Patroni Erasmo e Marciano; una passione la sua maturata in tanti anni di servizio e di volontariato per la chiesa locale, prima per l'Oratorio Don Bosco e poi per la Parrocchia Cattedrale.
Erasmo Mancini durante i terribili anni della guerra, come militare impegnato nel corpo di spedizione in Russia, aveva maturato una sincera e manifesta devozione a Sant'Erasmo al quale lui attribuì lo scampato pericolo ed il suo ritorno all'amata Gaeta. E pur avendo subito una grave menomazione alle articolazioni inferiori del corpo, ogni anno esaudiva nei confronti dei Santi Patroni, il suo voto attraverso il giro di questua in città per l'organizzazione dei festeggiamenti. Conosciuto tra i gaetani anche per la sua disponibilità, per il suo attaccamento alla propria terra e alle sue tradizioni, nonché per il suo lungo servizio di collaboratore scolastico attraverso il quale aveva visto crescere generazioni di gaetani e, per quei giovani scolari, una volta cresciuti, il rispetto e la stima per la sua persona, schietta e sincera, era sentito ed autentico. Una vera istituzione per tutto il quartiere di Gaeta Sant'Erasmo e non solo, per lui vi era una sorta di ruolo non scritto, ma importante e riconosciuto, in quella che era la comunità del tempo, ossia il "Maestro di Festa" (O'Mast' e' Fest'). Con questo appellativo nella tradizione locale, e in quella più ampia nella quale si identificano le centinaia di feste patronali nel Mezzogiorno d'Italia, si omaggiava non solo il principale organizzatore dei festeggiamenti, ma anche il prosecutore di una tradizione antica, una sorta di custode e depositario, e quindi, persona degna di rispetto e di ammirazione.
Raffaele Santoro
Non possiamo non ricordare l'altrettanto caro Raffaele Santoro, detto per gli amici "Raffeluccio", altra figura significativa ed uno dei membri storici del Comitato dei Festeggiamenti presieduto proprio da Erasmo Mancini. Anche Raffaele aveva trascorso gran parte della sua vita nell'impegno come sacrestano e poi custode della Basilica Cattedrale, uno degli ultimi a suonare, a mani nude, gli imponenti ed enormi campanoni del nostro bellissimo e storico campanile. Anche lui, persona genuina e sincera, ha lasciato un ricordo indelebile negli animi della nostra comunità e del nostro quartiere.
Erasmo Nardone
Erasmo faceva parte del nucleo storico del comitato, persona affabile e schietta, amava restare al fianco dei simulacri per tutta la processione e la sua devozione verso i Santi Patroni è sempre stata autentica e sincera. Figlio della Gaeta antica amava le sue tradizioni, il mare e la pesca, e per anni aveva organizzato la “Sagra delle Cozze" durante i festeggiamenti patronali. Siamo vicini alla sua famiglia, ed in particolare ai suoi figli, e lo ricordiamo con profondo affetto.
Elio Petrucci
Anche Elio aveva fatto parte del nostro comitato e la sua cordialità ed i suoi modi resteranno sempre impressi nei cuori di chi lo ha conosciuto. Anch'egli viveva nel nostro centro storico e la sua vicinanza alla parrocchia ed alla fede avevano alimentato in lui un sincero sentimento di devozione verso i Santi Erasmo e Marciano. Siamo vicini ai suoi familiari e lo ricordiamo con altrettanto sentito affetto.
Vincenzo Ericina
È con grande dolore che ricordiamo la scomparsa di uno storico appartenente al nostro Comitato Festeggiamenti: Vincenzo Ericina. Persona affabile e sincera, per anni si è impegnato nell'organizzazione dei festeggiamenti patronali. Ai figli Elio ed Eliana esprimiamo tutto il nostro più profondo cordoglio e affetto.